martedì 18 maggio 2010

Prometto ciò che desidero e desidero ciò che prometto!

La preghiera di consacrazione di S.Ignazio di Loyola e dei suoi primi compagni

Offro interamente la mia volontà e la mia libertà perché la Divina Maestà possa servirsene secondo la sua santa volontà. Seguendo il Signore casto, dono il mio cuore, le mie energie d'amore, affinché Cristo possa servirsene per amare sino alla fine quelli che sono nel mondo. Seguendo il Signore povero, lascio tutto affinché nè l'argento né l'oro ma la forza di Cristo risusciti i poveri spirituali e materiali. Seguendo il Signore obbediente, dono la mia volontà affinché il Signore per la mediazione del suo Vicario in terra, possa servirsene per le sue missioni presso ogni uomo, ma di preferenza presso i piccoli del Regno, sua preferenza. Il Signore della vigna se ne serva, mediante il suo corpo e il suo sangue, per la più grande gloria del Padre suo, nel loro Spirito d'amore. Amen

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Il voto di obbedienza è in alcune forme di consacrazione libertà da sé stessi e dalla propria volontà (non ci si appartiene più, una sorta di esproprio, proprio come nel legame matrimoniale); il voto di povertà per chi deve vivere nel mondo e non in un convento è essenzialmente libertà dalle cose e dall'idolatria verso le stesse; di castità significa libertà dagli affetti particolari verso le persone e dagli attaccamenti sensibili per le creature; Maria è la Madre che protegge tutte queste sante intenzioni che impegnano a vivere secondo la radicalità del Vangelo e gli insegnamenti del Magistero della Chiesa.

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