(S. Francesco di Sales, Vescovo, Dottore della Chiesa, Patrono dei giornalisti)
La missione di "in-formare", come dice la parola stessa è assai delicata. Chi vuole un mondo di dis-informati o di mal-informati, in realtà vuole un mondo di mostri! Illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero e il proprio senso critico è la comunicazione autentica. Due accorgimenti: non indebolirsi sotto il peso delle valanghe di informazioni che ogni giorno ci piovono sulla testa e non adeguarsi mai a verità parziali o provvisorie. I media possono contribuire alla diffusione di tutto quanto è buono e vero, non solo di tutto quanto è male o fa scandalo. I media possono essere promotori di pace e non mostrare solo immagini di guerre.
I media devono combattere la tendenza di creare una monocultura che indebolisce il genio creativo e la sottigliezza del pensiero complesso.
I giornalisti devono favorire il dialogo e la comunione nella famiglia umana, non soggiogarla in un clima di ansie e di paure, anche quando le situazioni sono difficili e delicate devono incoraggiare e non paralizzare. In modo particolare sono da evitare le ripetizioni ossessive delle notizie che possono provocare atteggiamenti di emulazione da parte di giovani e giovanissimi e allo stesso modo essere devono essere vinte le tentazioni di manipolare, cercando invece di privilegiare l'educazione e la formazione, lo scambio di cultura e la solidarietà.
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