venerdì 11 novembre 2011

Che giorno è oggi?

Il calendario ebraico

In questo calendario l'anno può essere comune (se composto di 12 mesi lunari per un totale di 353, 354 o 355 giorni, a seconda che sia difettivo, regolare o abbondante) oppure embolismico (se composto di 13 mesi lunari per un totale di 383, 384 o 385 giorni).
Dodici anni comuni (il 1°, 2°, 4°, 5°, 7°, 9°, 10°, 12°, 13°, 15°, 16°, 18°) intercalati con sette anni embolismici (il 3°, 6°, 8°, 11°, 14°, 17°, 19°) formano un ciclo diciannovennale che si ripete continuamente (ciclo di Metone), poiché equivale a diciannove anni solari. Perciò questo calendario si definisce lunisolare.
I mesi del calendario ebraico sono: Tishri o TishreiHeshvan o CheshvanKislev, Tevet, Shevat, Adar, Nisan, Iyar o IyyarSivan, Tammuz, Av, Elul. Gli anni embolismici hanno 13 mesi, raddoppiando il mese di Adar.
I mesi hanno una durata di 29 o 30 giorni, generalmente (ma non sempre) in modo alternativo (29-30-29 ecc.).
L'inizio del giorno ebraico si ha al tramonto del sole, convenzionalmente (ai fini dei calcoli del calendario) alle ore 18, ora di Gerusalemme.
Ogni ora è suddivisa in 1080 parti.
Gli Ebrei contano gli anni a partire dalla prima luna nuova dell'anno della creazione del mondo secondo la Bibbia. Questo momento corrisponde a 5 ore e 204 parti dopo le ore 18 (quindi poco prima di mezzanotte) del 6 ottobre 3761 a.C., secondo il calendario giuliano. Questo giorno è il giorno 1 del mese Tishri. Da questo giorno parte il calcolo dei mesi e degli anni, secondo il ciclo di 19 descritto sopra, composto da anni comuni ed embolismici. A loro volta anche gli anni comuni possono distinguersi in anni di 353, 354 o 355 giorni, e gli embolismici in anni di 383, 384 o 385 giorni. Questo avviene secondo il seguente meccanismo. L'anno dura di regola 354 giorni; se però la luna nuova cade dopo mezzogiorno del giorno che dovrebbe essere il nuovo capodanno, questo slitta di un giorno, così come slitta di un altro giorno nel caso in cui il capodanno dovesse cadere di mercoledì, venerdì o sabato. In questo modo può succedere che risultino 2 anni consecutivi di 356 giorni: in questo caso si ritarda di 2 giorni l'inizio del primo di questi 2 anni. Analogamente, se dovessero risultare 2 anni consecutivi di 382 giorni, si correggerebbe ritardando di 1 giorno l'inizio del secondo di questi 2 anni.
Pur essendo di diversa durata e iniziando in periodi diversi (in particolare, l'anno del calendario ebraico ha una durata e quindi un capodanno variabile), il calendario ebraico e il calendario giuliano (e gregoriano) si raggiungono ogni 19 anni, come detto sopra, per cui nel corso dei secoli marciano di pari passo.

Considerazioni più approfondite si possono ricavare dal sito di Claus Tondering Frequently asked questions about calendars, dal quale ho tratto gran parte delle informazioni.

II calendari musulmano e iraniano

Il calendario musulmano è lunare, poiché l'anno è composto di 12 mesi lunari di 29 e 30 giorni, per un totale di 354 o 355 giorni. Non essendo regolato dunque con quelli di tipo solare, questo calendario "corre" più velocemente di questi ultimi.
I mesi del calendario islamico sono: Muharram (30 g.), Safar (29 g.), Rabi'a I o Rabi I (30 g.), Rabi'a II o Rabi II (29 g.), Jumada I(30 g.), Jumada II (29 g.), Rajab (30 g.), Sha'ban (29 g.), Ramadan (30 g.), Shawwal Dhu (29 g.), Dhu al-Q'adah o Dhu'l-Qa'dah(30 g.), Dhu al-Hijjah o Dhu'l-Hijja (29 g., 30 g. negli anni bisestili).
Gli anni bisestili, che prevedono un giorno in più alla fine dell'ultimo mese, sono 11 nell'arco di 30 anni.
Il primo degli anni lunari ha avuto inizio il 16 luglio 622 dell'era volgare, cioè al principio dell'Egira.
Il calendario iraniano fu introdotto nel 1925. E' anch'esso basato sull'Egira, ma è regolato con quello solare. Il primo giorno dell'anno, che conta 12 mesi, è il 21 marzo (equinozio di primavera).

 I calendari copto ed etiopico

L'anno copto (utilizzato dalla Chiesa egiziana) inizia il 29 agosto del calendario giuliano (data dell'introduzione in Egitto del calendario romano, intorno al 10 a.C.), corrispondente, attualmente, all'11 settembre del calendario gregoriano. E' composto di 12 mesi di 30 giorni ciascuno, oltre a 5 giorni supplementari (6 negli anni bisestili).
Gli anni bisestili precedono di un anno quelli del calendario giuliano. Dunque, l'anno che segue immediatamente il bisestile inizia il 30 agosto del calendario giuliano, mentre dall'anno successivo il capodanno torna ad essere il 29 agosto, perché nel frattempo anche il calendario giuliano ha avuto il suo 29 febbraio.
La base del conteggio degli anni è il 284 dell'era volgare, anno in cui fu proclamato imperatore Diocleziano.
Il calendario etiopico è equivalente a quello copto, ma le ere utilizzate sono, accanto a quella di Diocleziano, quella dettaalessandrina minore, che stabilisce la data della creazione del mondo nel 5493 a.C., e quella cristiana, che però differisce dall'era cristiana del calendario gregoriano per un ritardo di 7 anni e 8 mesi circa (ovvero il periodo dall'1 gennaio al 29 agosto-11 settembre).

I calendari musulmano e iraniano

Il calendario musulmano è lunare, poiché l'anno è composto di 12 mesi lunari di 29 e 30 giorni, per un totale di 354 o 355 giorni. Non essendo regolato dunque con quelli di tipo solare, questo calendario "corre" più velocemente di questi ultimi.
I mesi del calendario islamico sono: Muharram (30 g.), Safar (29 g.), Rabi'a I o Rabi I (30 g.), Rabi'a II o Rabi II (29 g.), Jumada I(30 g.), Jumada II (29 g.), Rajab (30 g.), Sha'ban (29 g.), Ramadan (30 g.), Shawwal Dhu (29 g.), Dhu al-Q'adah o Dhu'l-Qa'dah(30 g.), Dhu al-Hijjah o Dhu'l-Hijja (29 g., 30 g. negli anni bisestili).
Gli anni bisestili, che prevedono un giorno in più alla fine dell'ultimo mese, sono 11 nell'arco di 30 anni.
Il primo degli anni lunari ha avuto inizio il 16 luglio 622 dell'era volgare, cioè al principio dell'Egira.
Il calendario iraniano fu introdotto nel 1925. E' anch'esso basato sull'Egira, ma è regolato con quello solare. Il primo giorno dell'anno, che conta 12 mesi, è il 21 marzo (equinozio di primavera).


Il calendario lunare cinese

La Repubblica popolare cinese adotta ufficialmente il calendario gregoriano; d'altra parte, il calendario giuliano era già conosciuto e utilizzato in Cina fin dai tempi di Marco Polo.
Tuttavia, accanto al calendario gregoriano, continua ad essere osservato, soprattutto per le festività, l'antico calendario lunare cinese.
Si tratta, in realtà, di un calendario lunisolare e si presenta simile, per molti aspetti, al calendario ebraico.
Anche il calendario cinese prevede, infatti, anni comuni, composti da 12 mesi e da 353, 354 o 355 giorni, e anni embolismici, composti da 13 mesi e da 383, 384 o 385 giorni.
L'inizio di ogni mese avviene ad ogni fase di luna nuova, considerata tale dai cinesi nel momento della congiunzione della Luna col Sole, ovvero quando la Luna è completamente invisibile, per le zone in prossimità del meridiano a 120 gradi a est di Greenwich, che è il meridiano delle coste orientali della Cina.
E' importante la definizione di termine principale: è la data in cui il Sole, nel suo apparente moto intorno alla Terra, determina un angolo multiplo di trenta gradi, considerando l'angolo di zero gradi quello creato dalla posizione del Sole il giorno dell'equinozio di primavera.
Il termine principale 1 si ha quando la longitudine del Sole è di 330 gradi, il termine principale 2 si ha quando la longitudine del Sole è di 0 gradi, il termine principale 3 avviene quando il Sole è a 30 gradi, e così via.
Ogni mese prende il numero del termine principale in esso contenuto.
Nel caso in cui capiti che un mese contenga due termini principali, non si tiene conto del secondo. Il termine principale 11, che coincide col solstizio d'inverno, deve sempre cadere nel mese numero 11.
Quando si hanno 13 lune piene tra l'undicesimo mese di un anno e l'undicesimo mese dell'anno successivo (ovvero tra un solstizio e il successivo), l'anno che segue diventa di 13 mesi. Poiché in tale anno c'è almeno un mese che non contiene nessun termine principale, il mese successivo a questo diventa il mese aggiuntivo, che porta però lo stesso numero del mese precedente.
Nel calendario cinese gli anni sono contati seguendo un ciclo di 60 anni. Fino al 1911 venivano contati partendo dal momento dell'ascesa al trono di ogni imperatore.
Ad ogni anno viene assegnato un nome composto da due parti: una radice celeste e un ramo terrestre.
Le parole che costituiscono la prima parte del nome sono dieci, e non sono traducibili:
jia, yi, bing, ding, wu, ji, geng, xin, ren, gui.
Le parole che costituiscono la seconda parte, quella terrestre, sono le seguenti dodici:
zi (topo), chou (bue), yin (tigre), mao (coniglio), chen (drago), si (serpente), wu (cavallo), wei (pecora), shen (scimmia), you (gallo), xu (cane), hai (maiale).
I nomi degli anni vengono creati partendo dal primo nome 'celeste' e dal primo 'terrestre', e utilizzando successivamente i secondi, i terzi, ecc. delle due liste; quando si arriva all'ultimo di una delle due liste, si ricomincia dal primo di quella lista. In questo modo è possibile costruire 60 combinazioni, ossia 60 nomi di mesi, che sono quelli che compongono un ciclo completo.
Si usa contare questi cicli sessantennali a partire dal 2637 a.C., quando, secondo la tradizione, il calendario cinese fu inventato (in realtà dovrebbe avere circa duemila anni).
Ecco ora una tabella che illustra i nomi di alcuni anni a noi vicini:
bing-ziding-chouwu-yinji-maogeng-chenxin-si
TopoBueTigreConiglioDragoSerpente
199619971998199920002001

ren-wugui-weijia-shenyi-youbing-xuding-hai
CavalloPecoraScimmiaGalloCaneMaiale
200220032004200520062007

wu-ziji-chougeng-yinxin-maoren-chengui-si
TopoBueTigreConiglioDragoSerpente
200820092010201120122013
Va comunque precisato che gli anni di questo calendario non coincidono esattamente con quelli del calendario gregoriano, poiché varia necessariamente la data del capodanno: precisamente, il capodanno cinese, Hsin Nien, che dura quattro giorni, cade in coincidenza della prima luna nuova dopo l'entrata del Sole nel segno dell'Acquario, ossia nel momento in cui inizia il mese numero 1.
Per questa ragione può verificarsi tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano.

Il calendario maya

I Maya (seguiti dagli altri popoli antichi dell'America centrale, quali gli Aztechi e i Toltechi) misuravano il tempo mediante tre calendari: accanto al calendario religioso, chiamato Tzolkin, e a quello civile, chiamato Haab, utilizzavano infatti un sistema per il conteggio nel lungo periodo.

LO TZOLKIN

Questo calendario si limitava a dare un nome a ogni giorno, creandolo dalla combinazione di un numero (da 1 a 13) con un nome (da un elenco di 20), a sua volta abbinato al numero del giorno (kin) del calendario per il computo degli anni, spiegato di seguito.
I 20 nomi erano:
0 Ahau4 Kan8 Lamat12 Eb16 Cib
1 Imix5 Chiccan9 Muluc13 Ben17 Caban
2 Ik6 Cimi10 Oc14 Ix18 Etznab
3 Akbal7 Manik11 Chuen15 Men19 Caunac
I numeri posti prima del nome corrispondono ai giorni (kin) del calendario di lungo periodo.
Combinando i numeri da 1 a 13 con i 20 nomi si otteneva un ciclo di 260 giorni con nomi diversi (13 x 20 =260), come, ad esempio, 1 Etznab, 4 Oc, 10 Akbal.
L'associazione tra il numero e il nome rendeva i giorni più o meno "fortunati".

L'HAAB

Era il calendario civile, come si è detto, ed era formato da 18 mesi di 20 giorni ciascuno, più 5 giorni detti Uayeb, per un totale di 365 giorni.
I giorni di ogni mese erano numerati da 0 a 19; i cinque giorni Uayeb erano considerati particolarmente sfortunati.
I nomi dei 18 mesi erano:
1)
Pop
2)
Uo
3)
Zip
4)
Zotz
5)
Tzec
6)
Xul
7)
Yaxkin
8)
Mol
9)
Chen
10)
Yax
11)
Zac
12)
Ceh
13)
Mac
14)
Kankin
15)
Muan
16)
Pax
17)
Kayab
18)
Cumku

IL LUNGO CICLO (LONG COUNT) DEI MAYA

Il minimo comune multiplo fra 260 (durata in giorni del calendario sacro) e 365 (durata in giorni del calendario civile) è 18980: ecco perché un periodo di 18980 giorni (circa 52 anni) costituiva per i Maya un ciclo importante, al termine del quale si temeva sempre il rischio di una fine del mondo.
Ma per misurare il tempo lungo i secoli occorreva un terzo sistema di datazione, costituito dai seguenti elementi:
  • kin (giorno)
  • uinal: 1 uinal = 20 kin = 20 giorni
  • tun: 1 tun = 18 uinal = 360 giorni
  • katun: 1 katun = 20 tun = 7200 giorni
  • baktun: 1 baktun = 20 katun = 144000 giorni
La data era formata da cinque gruppi di cifre, che rappresentavano i cinque elementi come in questo esempio:
7.9.14.12.18
Questa data sta appunto a significare:
baktun, 9 katun, 14 tun, 12 uinal e 18 kin.
kin, i tun e i katun erano numerati da 0 a 19, mentre gli uinal andavano da 0 a 17 e i baktun da 1 a 13.
Ciò significa che la data presa come esempio corrisponde al giorno n. 1078098 dall'inizio del conteggio: infatti
18 + 12 x 20 + 14 x 18 x 20 + 9 x 20 x 18 x 20 + 7 x 20 x 20 x 18 x 20 = 1078098.
Data di partenza è considerata il 13.0.0.0.0 (che equivarrebbe allo 0.0.0.0.0, se il baktun cominciasse da 0 anziché da 1), coincidente con quella conclusiva, oltre la quale il ciclo ricomincia.
Un ciclo siffatto ha una durata di 1872000 giorni, cioè circa 5125 anni (1872000 = 13 x 144000).
Anche se non vi è certezza assoluta a riguardo, le date più accreditate a corrispondere a quella di partenza sono l'11 o il 13 agosto 3114 a.C. del calendario gregoriano (attenzione: ciò significa il 6 o l'8 settembre 3114 a.C. del calendario giuliano), e quindi quella conclusiva del ciclo (corrispondente al 13.0.0.0.0) dovrebbe cadere il 21 o il 23 dicembre 2012.
Dunque la data finale coincide, probabilmente in modo non casuale, con un solstizio d'inverno, che i Maya riuscivano a prevedere poiché probabilmente conoscevano il fenomeno della precessione degli equinozi.






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