Incontro a Parigi sull'eredità spirituale della Russia cristiana. “L’eredità spirituale della Santa Russia” è il tema dell’incontro culturale e religioso che si è tenuto al College des Bernardins, a Parigi. Il colloquio, guidato dal metropolita Hilarion de Volokolamsk, responsabile delle relazioni esterne del patriarcato di Mosca, si colloca a ridosso dell’inaugurazione della mostra “Santa Russia”, il prossimo 5 marzo. Il colloquio, spiegano i promotori, “inaugura sul piano ecclesiale e religioso l’Anno Francia-Russia che sarà scandito da numerose manifestazioni culturali”, e “riunirà personalità ortodosse e cattoliche di Francia, Russia e Ucraina per presentare la specificità e l’attualità della spiritualità ortodossa russa”. La mostra (sottotitolo “L’arte russa. Dalle origini a Pietro il Grande” - fino al 24 maggio) ripercorre la storia della Russia cristiana dal IX al XVIII secolo che inizia, precisano gli organizzatori, “con l’apparizione dei ‘russi’ e le rivalità Tra Roma e Bisanzio e lotte d’influenza tra latini, vichinghi e bizantini”, cui seguono le prime conversioni e “il celebre battesimo del principe Vladimir nel 988”. L’arte cristiana russa, concludono, “inizia ben presto a inscriversi nell’ambito della storia politica e religiosa dell’Europa”. (F.C.)
***
Pronto un vademecum per il rapporto con le chiese ortodosse presenti in Italia
Si può prevedere che, se i flussi migratori manterranno le caratteristiche attuali, nei prossimi anni l’insieme di tali fedeli diventerà la seconda comunità religiosa italiana. “Questa nuova realtà – scrivono Battaglia e Zambon – cambia anche i termini dei rapporti ecumenici nel nostro Paese”. “Infatti, il numero dei fedeli è tale da rendere impossibile alle comunità orientali, che pure vanno progressivamente strutturandosi, di fare fronte compiutamente alle loro esigenze spirituali e pastorali. È dunque urgente considerare le conseguenze pastorali e giuridiche della presenza dei fedeli orientali non cattolici all’interno delle comunità cattoliche, a motivo dei contatti che si instaurano, per rispondere in maniera corretta alle richieste che essi presentano”. La prima parte del vademecum presenta, in modo sintetico, alcuni elementi dottrinali utili per comprendere il profilo delle Chiese orientali non cattoliche in Italia. La seconda parte intende offrire alcune indicazioni relative alla condivisione del culto liturgico sacramentale”. (SIR)
Nessun commento:
Posta un commento