lunedì 22 luglio 2013

La pace e gli arcobaleni

Lo scorso 7 giugno, mons. Silvano Tomasi, osservatore della Santa Sede presso l'ONU, si è espresso in questo modo in occasione della XXIII sessione del Consiglio dei Diritti dell'uomo. Espongo una sintesi del suo intervento. La pace è uno de desideri più profondi del cuore umano per cui è un diritto di cui ogni persona dovrebbe beneficiare. Senza pace non è possibile alcun sviluppo quindi è anche la condizione che rende possibili tutti gli altri diritti. Solo la realizzazione dei diritti fondamentali porta ad una vera pace fondata su libertà,  giustizia e fraternità. Tra pace e diritti dell'uomo c'è stretta connessione come traspare dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dalla Carta delle Nazioni Unite. La pace infatti non è solo l'assenza di guerra ma qualcosa che si costruisce giorno per giorno in famiglia, a scuola, nella società altrimenti diventa un miraggio per menti ingenue. Chi si illude di fondarla sulla forza o sull'equilibrio di forze si illude. Lo dimostra la storia del XX secolo o i conflitti dei nostri giorni. La pace non si impone con ammassi di armi e non è condizionata da una più o meno presunta forza militare. La pace ha un altro nome che è sviluppo. Costruisce pace chi costruisce e migliora scuole e strutture sanitarie. La famiglia umana è più che mai interdipendente e la pace e la sicurezza degli uni non esistono senza quella degli altri. Inoltre il contrario della pace non è tanto la guerra quanto la paura. Essa è l'elemento che condiziona negativamente paesi poveri e ricchi
 Mentre la guerra è il fallimento dell'umano, l'illusione che sia possibile  costruire una società migliore infliggendo sofferenza al prossimo. Ma nessuno rimane indenne dopo una guerra,  neanche il vincitore. La pace è meno vistosa ma più rispettosa solo la non-violenza come dottrina e come metodo, come esempi storici moderni ci insegnano, è il cammino più appropriato per una vera riconciliazione e mediazione per il bene comune ed una pace duratura.

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Qui ognuno di noi senza essere diplomatico o ambasciatore può fare la sua... Non basta sventolare bandiere arcobaleno se non si ha un cuore pacificato. La pace nasce dal nostro cuore non da altro. Un cuore in pace vibra armonie di pace e riconcilia il mondo anche senza manifestazioni e sventolii di bandiere. Un cuore riconciliato ha accettato tutta la sua miseria e si adopera per la pace perché è in pace e non viceversa...