venerdì 15 agosto 2008

Salute e armonia



La salute come tensione verso l'armonia



Testo della lectio magistralis tenuta il 18 gennaio dal Cardinale Javier Lozano Barragàn, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, nella sede di una multinazionale farmaceutica.



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Cosa è la salute? Tutti sperimentiamo la salute quando l’abbiamo e la malattia quando arriva. Però dall’esperimento al concetto le cose cambiano, perché non è tanto facile descrivere la salute. Infatti, la salute è qualcosa che preserva la vita, ed entrare nel mistero della vita non è cosa facile.


I. LA SALUTE

1. Diverse definizioni di Salute
Alcune definizioni di salute sono state enunciate così: 1. La salute è il silenzio degli organi. 2. La salute consiste nell’assenza delle malattie. 3. La salute è un stato di perfetto benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto l’assenza delle malattie. 4. La salute è il livello di efficacia funzionale e/o metabolico di un organismo, tanto a livello micro (cellulare) come nel macro (sociale). 5. La salute è un equilibrio dinamico in continuo movimento da uno stato di salute ad un altro di malattia, dipendendo queste oscillazioni da numerosi fattori o variabili, biologici, psicologici e/o sociali, in intima e continua interazione. 6. La salute consiste nella capacità di reagire a fattori avversi di qualsiasi tipo, senza compromettere il sistema di vita. 7.La salute è un processo, è capacità e disposizione a vivere in forma autonoma, solidale e con capacità per l’allegria e la gioia. 8. Sotto il profilo mentale, si afferma che la salute è la capacità d’amare, gioire e tollerare.


Si dice che i fattori che influiscono nella salute come determinanti generali sono: “la biologia umana”, “l’ambiente”, “la forma di vita” e “l’organizzazione della salute”. Si considerano come fattori molto importanti l’esercizio fisico, la nutrizione e la salute mentale.1

2. Annotazioni alle definizioni di Salute


Esaminando queste otto definizioni, o meglio, descrizioni della salute, troviamo che procedono dalla concezione che si ha dell’uomo, cioè che presuppongono tutta un’antropologia sottostante. Da un’antropologia meccanicista materialista non ci si può aspettare altro che una definizione di salute di tipo esclusivamente biologico che si enunci in termini meramente materiali. Così, alcune di queste definizioni hanno concepito la salute soltanto come la mancanza di malattie, oppure nell’ambito esclusivo delle sensazioni corporee. Quando si abbandona questa mentalità, la salute si contempla ormai non soltanto incentrata nella malattia, ma sul malato nella sua complessità. Sono delle definizioni che includono aspetti psicologici e sociali. Tra questi, la più accettata oggi è stata quella formulata dall’OMS, che ha affermato che la salute “E’ uno stato di perfetto benessere, fisico, mentale e sociale, e non soltanto l’assenza di malattie”. Questa definizione ha il pregio di oltrepassare la concezione meramente meccanicista e di prendere in considerazione, per definire la salute, non soltanto le malattie, ma anche il malato. Da questo punto di vista, supera le altre definizioni che provengono da una cornice meccanicista e si apre alle dimensioni mentali e sociali. Ma, purtroppo, la suddetta definizione, rinchiudendo nel concetto di salute un benessere perfetto, esce dalla realtà e non supera un mero desiderio che, d’altra parte, è irraggiungibile. Conseguentemente, questa salute non si troverebbe da nessuna parte, e tutto quello che si concepisce, avendo come base questa definizione, rischia di essere un vero fallimento. Si pensi alla frustrazione di tutta la scienza medica, di tutti gli operatori sanitari che lavorano proprio perchè i pazienti accedano alla salute; eppure, questa non si potrà mai avere, giacchè lo stato di perfetto benessere non si raggiungerà mai; anzi, la morte inevitabile del malato sarà la frustrazione più grande.Ci sono altre definizioni che puntano piuttosto ad arrivare ad una certa armonia. Una definizione ci parla di armonizzare la salute con la malattia; un’altra asserisce che la salute è la capacità di non lasciarsi turbare dai fattori esterni negativi prorompenti nell’individuo; oppure la capacità di rimanere sempre in allegria e gioia, vivendo in forma autonoma e solidale.

Mi sembra che queste definizioni abbiano già un merito in più, poiché cercano l’armonia. Ma queste stesse definizioni cadono anche nella finzione, parlando di armonia, di gioia e di allegria quando, nella realtà, la persona si trova piuttosto turbata dalla malattia. Inoltre, definire la salute come un’armonia tra malattia e salute non ci risolve il problema, giacchè si sarebbe dovuto dire prima cosa è la salute, per poterla così comparare con la malattia, altrimenti si affermerebbe lo stesso per lo stesso, vale a dire, che la salute è la salute. Essendo realisti, l’armonia nella sua totalità non esiste in questo mondo, né nell’ambito individuale fisico o mentale, né a livello sociale. Tuttavia, questo accenno all’armonia, penso che ci metta in qualche maniera sulla traccia, seguendo la quale possiamo avvicinarci di più ad un concetto realistico della salute.

II. LA SALUTE COME TENSIONE VERSO L’ARMONIA


Definizione di Salute di Giovanni Paolo II

Mi riferisco al concetto che ci ha dato il Servo di Dio Giovanni Paolo II, nel suo Messaggio dell’Anno Giubilare del 2000. In quel Messaggio il Servo di Dio Giovanni Paolo II afferma che la salute è: “La tensione verso l’armonia fisica, psichica, sociale e spirituale, e non soltanto la assenza di malattie, che capacita l’uomo per adempiere la missione che Dio le ha affidato nella sua vita2.”


Sottofondo della definizione di Giovanni Paolo II

E’ovvio che questa definizione di salute abbia come fondamento tutta la concezione cristiana. Possiamo dire che il desiderio di ogni religione è che la divinità ci dia la salute. Questa salute si perde o per cause naturali degli eventi cosmici, oppure per la cattiva storia degli uomini, e si può riconquistarla quando culturalmente si dominano queste cause naturali, oppure gli uomini si liberano delle cattive azioni compiute.

Tutto è diverso nella concezione cristiana della salute. La salute non si trova nel retto ordinamento degli elementi, oppure nelle azioni umane che ci liberano da una storia cattiva. La salute, infatti, non è nemmeno un dono oggettivo che Dio ci dà, ma è lo stesso Dio che sì dà a noi in Gesù Cristo. La concezione cristiana di salute è una concezione olistica che prende il tutto della persona umana, in tutte le sue dimensioni, presenti e future Tanto è così che la fine desiderata da ogni cristiano si chiama appunto salute eterna.
Già nell’Antico Testamento appare il concetto di salute come: “fare uno spazio”, come “liberarsi dal nemico”, come arrivare alla vittoria”, come “aiutare”, come “guarire”, come “salvare”, e colui che dà la salute è il Signore. Egli è il rifugio contro le minacce alla salute, contro i nemici che possono togliere la salute. Egli è il Signore della vita e della morte, dona la vita e libera dalla morte. Nel Nuovo Testamento la salute è data dal Salvatore. Tutta l’opera di Cristo si concepisce come salute, Egli presenta se stesso come la salute, e Colui che ci libera da tutto quello che avversa alla salute. La salute è il suo Regno. Non in altra forma s’interpretano i miracoli di guarigione compiuti da Gesù che, nonostante restituiscano la salute temporale, s’indirizzano alla fine come ad un annuncio della salute definitiva, proprio quello che il Salvatore ci viene a portare. Dobbiamo insistere che interessi la salute temporale, ma che questa non si distacca dalla salute intera, anzi, la salute della quale ci parla il Nuovo Testamento non è soltanto qualcosa di spirituale, ma è totale, che arriva anche al rinnovamento totale del cosmos 3.
Basandoci su questa concezione antropologica, cerchiamo di spiegare la descrizione di salute che ci ha lasciato il Servo di Dio Giovanni Paolo II.


Elementi della definizione di Giovanni Paolo II

Tensione
Iniziamo con il primo concetto: tensione. La salute prima di tutto è qualcosa che risiede non soltanto negli organi dell’uomo, ma coinvolge tutto l’uomo e lo spinge a tendersi in avanti. Quell’ “avanti” si colloca nella linea della speranza. Si attende qualcosa. La salute è la capacità di attendere, la capacità di sperare. Chi non spera niente e rimane chiuso in se stesso ha perso la salute. Questo “tendere in avanti” significa che la salute ha dei gradi, e che la si può conseguire in misure diverse, ma rimane sempre aperta la perfettibilità di quello che si è conseguito. Questa perfettibilità è la scala della speranza: si basa su quello che ormai si ha, e da questa realtà si tende verso un futuro migliore. Si genera così uno slancio continuo che non si ferma mai e che, concepito in maniera corretta, preserva contro qualsiasi depressione. La speranza reale costituisce l’immunità contro qualsiasi frustrazione.


2. Armonia

Quello che si spera, quel verso il quale si tende è l’armonia. Certo, la piena armonia non è raggiungibile in questa vita. Dunque non è reale aspettare, come dice la definizione dell’OMS, “uno stato di perfetto benessere”. Ma quello che è reale è tendere verso l’armonia; in altre parole, lentamente, aumentare in se stesso l’armonia parziale che ormai si possiede. La salute, dunque, è una lotta contro tutto quello che avversa l’armonia nell’uomo. Questa affermazione si chiarisce considerando che l’armonia è la confluenza ordinata di distinti, cioè, l’unità. E l’unità è la vita, giacchè proprio la disintegrazione è la morte. Tendere verso l’armonia è lottare per avere ed aumentare la vita, e la salute è proprio la maniera unica per conservare ed aumentare la vita. Guardando che classe di armonia sia quella che domanda la salute, vediamo che non si tratta soltanto in questa tensione di meri desideri, ma di fatti concreti che realizzano continuamente l’armonia in tensione, in pratica che fanno aumentare quella che ormai si ha, e correggono i difetti di disarmonia che si possono trovare. Infatti, si tende verso una quadrupla armonia, vale a dire: fisica, psichica, sociale e spirituale. E’ evidente che quest’armonia si riferisce ai singoli aspetti, ma non si può riferirla ai singoli se non quando c’è armonia nell’insieme dei quattro aspetti, alla maniera dei vasi comunicanti.


3. Fisica

Costruire l’armonia fisica significa costruire tutto l’aspetto biologico della salute, aspetto sul quale puntano tante concezioni attuali della medicina, che non si rifiuta, ma che fa notare la sua parzialità. La salute è anche l’assenza delle malattie, ma non soltanto. Dunque, lottare contro le malattie e con tutta la forza appartiene al concetto stesso di salute. E’ chiaro che nell’armonia fisica, nell’assenza di malattie, ci sono dei gradi; si può avere più o meno salute fisica.


4. Psichica

Quando si parla dell’armonia psichica parliamo dell’armonia nell’autoconduzione. Ricordiamo il famoso mito dell’auriga del quale ci parla Platone nel Dialogo di Fedro e che narra così:
Volava per il mondo intelligibile un auriga, condotto da due cavalli, uno tirava bene, l’altro male. Uno bianco, l’altro nero. All’improvviso, e per colpa del cavallo nero, l’auriga perde il controllo e tutti precipitano nell’abisso ed al carro si rompono le ali. Il carro alato è l’anima, l’intelletto, la parte razionale, l’auriga che conduce; dirige le altre parti, benchè talvolta discutano. Il cavallo bianco è la parte irascibile dell’uomo, il coraggio, l’impulso, la bravura, l’azione. Il cavallo nero è la parte concupiscente, il desiderio, la soddisfazione delle necessità fisiche. La nascita fisica di una persona porta con sé la caduta dell’anima nel corpo, si perde il controllo del carro alato che cade nell’abisso. Si rompono le sue ali e non può volare più, ma con il moncone ha ancora sensibilità ed inquietudini che lo fanno piano piano risalire.
Senza accettare l’impronta dualistica di Platone, possiamo però affermare che l’armonia psicologica consiste nell’armonia dei due cavalli, quello bianco e quello nero, e quell’armonia è retta dall’auriga. L’Intelletto, la Volontà, la parte irascibile dell’uomo, il coraggio, l’impulso, la bravura, l’azione e la parte concupiscente, il desiderio, la soddisfazione delle necessità fisiche, ecc. devono equilibrarsi ed essere in armonia, per poter percorrere adeguatamente il cammino della vita. Cioè l’armonia psicologica consiste nella propria auto trasparenza e guida cosciente di se stessi verso un fine degno e capace, specialmente quando le malattie fisiche s’intensificano, oppure quando fattori estrinseci, fisici o affettivi minano la persona. Intelletto, volontà, sentimenti, impulsi vitali, tutti in perfetta armonia. La sesta e settima definizione di salute indicate, toccano quest’aspetto.


5. Sociale

La persona umana ha, per così dire, due versanti che la costituiscono, il versante individuale ed il versante sociale. L’armonia verso la quale si tende nella salute, è l’armonia individuale, ma anche l’armonia sociale. L’armonia sociale è l’armonia di complemento con altre persone. E’ l’armonia dell’amore. Significa la giustizia, la pace, l’amore. Significa trovare l’altra persona, individuale e collettivamente, donarsi a lei e riceverla nello stesso tempo. Va dall’armonia familiare e dall’amicizia, a quella sociale nei diversi tipi di manifestazione, tanto politici quanto economici, scientifici ed in genere culturali. Qui possiamo anche parlare dell’armonia ambientale, che significa la preservazione dell’ambiente contro l’inquinamento. La distruzione dell’ambiente distrugge anche la salute sociale, psichica e fisica.

6. Spirituale

Quando parliamo della salute spirituale, intendiamo il grado di unificazione totale umana. La persona umana si unifica quando ha un obbiettivo vitale al quale tende in totalità. La salute spirituale coordina, per così dire, la salute fisica, la salute psichica e la salute sociale, in quanto le dirige tutte e tre verso quest’obbiettivo vitale. Se la persona è persa e non sa cosa deve fare nella vita, a che cosa o a chi deve ordinare la sua esistenza, quella persona non gode di salute spirituale. Quindi, l’obbiettivo vitale deve essere in sé degno e capace di ordinare verso di sé la salute fisica, la salute psichica e la salute sociale. Un errore nella scelta di quest’obbiettivo fa si che non si consegui l’armonia desiderata e che veramente non si abbia la salute. Nella misura in cui quest’obbiettivo domina l’esistenza si avrà l’armonia, e così la salute.

7. L’Unificazione

Per questo il Servo di Dio Giovanni Paolo II afferma che la salute dipende dall’adempimento della missione che Dio ha assegnato alle diverse persone. La missione è l’obbiettivo vitale che deve unificare tutta la vita. Questa missione, in molteplici forme, consiste nel fatto che ognuno deve superare la morte ed avere una vita che non finisce mai. Vale a dire, la missione di ognuno consisterebbe nel conseguire la pienezza di vita. La salute è per conservare la vita. La spiritualità della salute consiste non soltanto nel conservare la vita presente, ma moltiplicarla in una maniera quasi infinita.
Questa salute spirituale non è in contrasto con la salute fisica, psichica e sociale, ma oltre ad unificarle, come si è detto, nell’adempimento della propria missione, le prolunga fino a frontiere inimmaginabili.


8. Il cammino

Il cammino di questa salute spirituale è offerto gratuitamente ad ogni persona da Dio stesso in Gesù Cristo. Egli è l’unica salute. Egli ci assume nella sua morte e risurrezione, attraverso il grande Amore che è lo Spirito Santo. Adempiere la missione significa rispondere con tutto l’amore umano a quest’Amore divino e, così, unificare tutta l’esistenza nell’amore. Quest’Amore non è soltanto tra Dio ed una persona in particolare, ma è un amore che si estende a tutta la famiglia umana, iniziando con la propria famiglia ed arrivando all’umanità intera. Anzi, è un amore totale che abbraccia tutto l’Universo. Amore, Unità Armonia, Salute sono concetti intercambiabili.


9. Diversità di salute

La tendenza verso l’armonia e l’armonia conseguita ha, pertanto, dei gradi che, in fondo, dipendono dalla configurazione con Cristo Morto e Risorto; vale a dire dipendono dal dono d’Amore dello Spirito Santo e dal grado di amore umano con il quale liberamente si risponde a quest’Amore divino.
Le diversità delle donazioni divine ricevute da questo Amore costituiscono la diversità mai ripetibile delle missioni, la diversità di ogni persona umana, la diversità dei distinti caratteri, la diversità di circostanze nelle quali si vive. Così si configurano le diverse spiritualità e si configurano le distinte armonie. Conseguentemente, si arriva alla diversità di salute e dei gradi di salute. E’ così evidente che la salute è sempre differente tra una persona e l’altra, ed è anche diversa secondo la tappa della vita nella quale ognuno si trova.
Come annotazione finale, osserviamo che quest’obbiettivo vitale è un obbiettivo per tutta l’umanità; tuttavia, secondo i disegni divini, si presenta differentemente ad ognuno. Non si può dire, dunque, che valga soltanto per i cattolici, ovvero per chi abbia la fede cristiana. E’ per tutti. Come conseguano quest’armonia nella pratica coloro che non condividono la fede cristiana, è qualcosa che in ultimo termine soltanto Dio conosce.


Conclusione:

La salute è l’armonia.

Questa si consegue in diversi gradi che determinano i gradi di salute che si generano per la tendenza verso l’armonia.

Questa armonia è fisica, psichica, sociale e spirituale.

La si consegue soltanto vincendo la morte.


L’unica forma reale e storica per vincere la morte è essere incorporato alla morte e risurrezione di Cristo.

Questa incorporazione la fa lo Spirito Santo, l’Amore infinito di Dio e la Sua piena armonia.


Così, Salute, Armonia, Vita, e Unità sono concetti che si implicano a vicenda.

L’affermazione centrale in questa riflessione è che la salute è l’armonia e quest’ultima la si ottiene soltanto vincendo la morte; l’unica via per vincere la morte è essere, in piena realtà, incorporati alla morte e risurrezione di Cristo.


Così possiamo meglio capire perché il Servo di Dio Giovanni Paolo II ci abbia lasciato questa descrizione di Salute come la tensione verso l’armonia fisica, psichica, sociale e spirituale, e non soltanto l’assenza di malattie, che capacita la persona per adempiere la missione che il Signore le ha affidato.



1 httpp//es.wikipedia.org/xki/Salud
2 Messaggio dell’Anno Giubilare del 2000, n. 13
3 cfr. W. Koester, Heil, In LThk., 5,76-77: J Ratzinger, ibid, 78-80






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