lunedì 27 giugno 2011

Cultura e Società: McLuhan al simposio su «Università e saperi»


Il celebre studioso tra i relatori della giornata inaugurale del meeting, promosso dall'Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, alla Lateranense. I contenuti della tre giorni  (di Laura Badaracchi da www.romasette)

«Per la sua capacità interpretativa della realtà, il cristianesimo può offrire alle discipline accademiche, nessuna esclusa, quella forza che consente di collaborare in una prospettiva unitaria a servizio della costruzione della società e in controtendenza alla dispersione dei saperi». Monsignor Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, sintetizza così gli intenti dell’ottavo simposio internazionale dei docenti universitari, sul tema “L’Università e la sfida dei saperi: quale futuro?”, in programma dal 23 al 25 giugno presso il Centro congressi auditorium Antonianum (viale Manzoni, 1).

Promosso dallo stesso Ufficio diocesano in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione e degli Esteri, la rappresentanza in Italia della Commissione europea, Roma capitale, Provincia di Roma, Regione Lazio, Cnr, Camera di Commercio di Roma, l’evento ha ricevuto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica e vedrà la partecipazione di circa 400 professori, in arrivo anche da diversi Paesi europei, asiatici, africani, latinoamericani e dell’America del Nord. Durante la cerimonia inaugurale, che si terrà dalle 15.15 presso l’aula magna della Pontificia Università Lateranense, interverrà Eric McLuhan, docente emerito della University of Toronto, con oltre 40 anni di esperienza nel settore, figlio di Marshall, il famoso esperto della comunicazione. Dopo il ministro dell’Istruzione, università e ricerca Mariastella Gelmini, tra i relatori il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, e Jakob Rhyner, vicerettore per l’Europa della United Nations University di Bonn.

Il simposio è rivolto in primo luogo ai docenti «ed è stato preparato con cura dal comitato scientifico, che ha lavorato per un anno a questo scopo», riferisce Anna Maria Favorini, docente alla facoltà di Scienze della formazione presso l’Università degli studi Roma Tre. Le diverse sessioni suggeriscono una riflessione «sul ruolo degli atenei nel mondo contemporaneo: un’esperienza da rimodulare in prospettiva del terzo millennio», aggiunge monsignor Leuzzi. Precisando che prima di essere economica e organizzativa, «la crisi dell’università è anzitutto una crisi epistemologica»: uno scoglio da superare per una formazione sempre più ampia delle nuove generazioni. Senza mai perdere di vista «quattro pilastri essenziali della ricerca, su cui far ruotare e rilanciare i saperi: verità, bellezza, giustizia e bene, valori fondanti per ogni uomo sui quali ci confronteremo».

Responsabile delle aree tematiche sono, rispettivamente, Giandomenico Boffi (Libera Università degli studi Luspio), Luigi Frudà (Sapienza Università di Roma), Alberto Gambino (Università europea di Roma) e la stessa Favorini, che precisa come i quattro ambiti «si raccordino, nell’ottica di una interdisciplinarietà e di un pensiero condiviso». Inoltre ciascuna area prevede, a sua volta, un approfondimento in sessioni; il bene, ad esempio, sarà analizzato dalla prospettiva «della salute, di benessere e psiche, di sviluppo sostenibile e morale, dell’educazione», riferisce Favorini, spiegando che «l’interesse e le adesioni dei docenti anche stranieri hanno permesso di implementare via via le diverse aree, nella concezione dell’università come agenzia privilegiata nel promuovere un discorso educativo rivolto ai giovani, tenendo presenti i bisogni della nuova era».

Nel pomeriggio di sabato 25 si tireranno le fila di tre giorni di relazioni, dibattiti, comunicazioni, workshop, convegni collaterali previsti rispettivamente al ministero degli Esteri e dell’Istruzione. Un’elaborazione culturale «a cui contribuiranno in modo significativo i rappresentanti di ogni ateneo».

Programma dettagliato su www.universitas2000.org.

22 giugno 2011

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