giovedì 20 ottobre 2011

La fede e la storia: Convegno Teologico 2011

Tutte le quattro serate sono state veramente interessanti. Purtroppo a causa di un forte abbassamento di voce non mi è riuscito di far comprendere al prof. Paolo De Benedetti, relatore dell'ultima serata del Convegno la questione che mi interessava approfondire con lui. Il tema era in quella serata la narrazione e mi ricordavo come nella tradizione talmudica avessero grande importanza le corrette citazioni. Durante una lezione talmudica ci si può stupire quasi a sentir dire espressioni come queste "Rabbì dice: 'secondo l'opinione di Rabbì Shimon ben Jehudà, del Kefar Acco, che parla a nome di Rabbì Shimon...". L'insegnamento è un vero insegnamento, l'universalità della verità annunziata non deve far scomparire il nome, né la persona, di colui che lo ha detto. Anzi i dottori del Talmud pensano che il Messia verrà nel momento in cui tutti citeranno quello che imparano congiuntamente al nome di colui che glielo avrà insegnato. Avrei voluto che il Prof. De Benedetti che si è definito "ebreo in tutti i giorni della settimana e cristiano la Domenica" esprimesse una sua opinione su questa questione...

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