lunedì 23 giugno 2008

A servizio del Verbo

"Cari amici, mentre lavorate nelle stazioni radio cattoliche siete al servizio del Verbo. Le parole che trasmettete ogni giorno sono un'eco del Verbo eterno che si è fatto carne. Le vostre parole daranno frutto solo nella misura in cui servono il Verbo eterno Gesù Cristo. Nel piano salvifico e nella provvidenza di Dio, questo Verbo ha vissuto in mezzo a noi, o come dice S. Giovanni, "venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14) in umiltà. L'incarnazione è avvenuta in un villaggio distante, lontano dalle rumorose città imperiali dell'antichità. Oggi, sebbene facciate uso delle moderne tecnologie della comunicazione, le parole che voi trasmettete sono parimenti umili, e talvolta potete pensare che vadano completamente perse nella competizione con gli altri mezzi della comunicazione sociale rumorosi e più potenti. Ma non vi scoraggiate! State seminando la Parola "in ogni occasione opportuna e non opportuna" (2 Tm 4,2) adempiendo così il mandato di Cristo di predicare il Vangelo a tutte le nazioni. le parole che trasmettete raggiungono innumerevoli persone, alcune delle quali sono sole e ricevono la vostra parola come un dono consolatorio mentre altre sono curiose e interessate a quanto sentono, altre non vanno mai in Chiesa perché appartengono a un'altra religione o a nessuna, e altre ancora non hanno mai sentito il nome di Gesù Cristo, ma attraverso il vostro servizio ascoltano per la prima volta le parole di salvezza. Questo lavoro di paziente semina, svolto giorno dopo giorno, ora dopo ora è il vostro modo di cooperare alla missione apostolica. Se i molteplici tipi e forme di comunicazione possono ssere un dono di Dio al servizio dello sviluppo della persona umana e della umanità intera, la radio attraverso la quale esercitate il vostro apostolato, propone una prossimità e un ascolto della parola e della musica, per informare e distendere, per annunciare e denunciare, ma sempre nel rispetto della realtà e in una chiara prospettiva di educazione alla verità e alla speranza. Gesù Cristo ci dona in effetti la Verità sull'uomo e la Verità per l'uomo, e, a partire da questa verità una speranza per il presente e per il futuro delle persone e del mondo. In questa prospettiva il Papa vi incoraggia e si congratula per il lavoro svolto. Tuttavia come ha sottolineato la Redemptoris Missio, "non basta usarli i mezzi di comunicazione,(...) ma occorre integrare il messaggio stesso in questa nuova cultura creata dalla comunicazione moderna" (n.37). Per questo legame con la parola, la radio partecipa alla missione della Chiesa e alla sua visibilità, ma genera anche un nuovo modo di vivere, di essere e di fare Chiesa: comporta poste in gioco ecclesiologiche e pastorali. E' importante rendere attraente la Parola di Dio dandole corpo attraverso le vostre realizzazioni e le vostre emissioni per toccare il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo e per partecipare alla trasformazione della vita dei nostri contemporanei.
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, quali entusiasmanti prospettive si aprono al vostro impegno e al vostro lavoro! I vostri network possono rappresentare, fin d’ora, una piccola ma concreta eco nel mondo di quella rete di amicizia che la presenza di Cristo Risorto, il Dio-con-noi, ha inaugurato fra cielo e terra e fra uomini di tutti i continenti e le epoche. Così facendo, il vostro stesso lavoro si inscriverà a pieno titolo nella missione della Chiesa, che vi invito ad amare profondamente. Aiutando il cuore di ogni uomo ad aprirsi a Cristo, aiuterete il mondo ad aprirsi alla speranza e a spalancarsi a quella civiltà della verità e dell’amore che è il frutto più eloquente della sua presenza fra noi. A tutti la mia Benedizione!

(Dal discorso di Papa Benedetto XVI ai partecipanti ricevuti in udienza il 20 giugno)


(per approfondire www.pccs.it)

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