sabato 18 ottobre 2008

S. Luca

Luca (nome abbreviato di Lucano) era nativo di Antiochia. Non si sa quando si sia convertito al cristianesimo, era medico, quindi uomo di cultura. Rimase affascinato da S. Paolo e perciò si pose al suo servizio nella pastorale itinerante, che poi descrisse con esattezza nel libro degli Atti degli Apostoli, rendendo così un servizio di sommo valore alla Chiesa nella sua storica e attuazione del messaggio di Cristo. Di Gesù mise in evidenza soprattutto la sua misericordia sia nei fatti che nelle parole. Ha come simbolo il toro in quanto inizia la narrazione con l'episodio di Zaccaria nel Tempio, il quale luogo di sacrifici. Data la precisione con cui parla della Madonna e delle sue intime riflessioni (richiamate esplicitamente 2 volte nello stesso capitolo: 2,19-2,51), si pensa che abbia conosciuto personalmente la Santa Vergine. Di tale opinione si è impadronita la tradizione facendo di S. Luca un pittore che avrebbe diffuso nel mondo mltissime icone della Madre di Dio. I dati storici circa la predicazione e la morte non sono concordi. I più concordi sono il suo perpetuo celibato, la morte naturale in età avanzata, nella regine dell'Acaia in Grecia. Le sue reliquie furono prelevate dal luogo della sepoltura e portate a Costantinopoli per iniziativa dell'Imperatore Costanzo II (337-361), figlio di Costantino il Grande. In epoca imprecisata esse vennero traslate a Padova e deposte nella Basilica di Santa Giustina. La testa invece si trova in venerazione a Praga. Recenti controlli scientifici sembrano confermare l'autenticità di queste ossa. (secondo la Rivista "30 giorni" anno XVIII, n.10-2000)
Fonti: Mons. G.B. Proja, Gli Apostoli, Basilica Lateranense, Roma 2002, nell'immagine S. Luca Evangelista, dipinto su stoffa, MLA.

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