giovedì 3 dicembre 2009

Cambiamenti climatici e cattolici

EUROPA/BELGIO - I cattolici a Copenaghen per un accordo sui cambiamenti climatici che tuteli i più poveri

Bruxelles (Agenzia Fides) – Dopo 12 mesi di campagna per la “giustizia climatica”, leader della Chiesa cattolica, sostenitori, agenzie per lo sviluppo e gruppi di supporto della Caritas Internationalis e del CIDSE (International Cooperation for Development and Solidarity) di 25 paesi prenderanno parte al Vertice sulla sicurezza ambientale che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre 2009. I rappresentanti arriveranno da Messico, Zambia, Sud Africa, Nord America, Isole del Pacifico, Mozambico, Kenya ed Europa per sostenere un nuovo accordo sui cambiamenti climatici che tuteli principalmente i più poveri. “Ogni ritardo sarà inaccettabile – dichiarano Caritas Internationalis e Cidse in un comunicato inviato all’Agenzia Fides -, vogliamo che a Copenaghen si agisca con giustizia”. Per le due reti cattoliche, l’accordo deve fondarsi su alcuni criteri essenziali, tra i quali: “i Paesi sviluppati devono impegnarsi a versare almeno 131 miliardi di euro aggiuntivi entro il 2020 per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad adattarsi ai cambiamenti climatici; un impegno mondiale a mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° gradi centigradi; i Paesi industrializzati dovrebbero avere l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni entro il 2020; i risultati di Copenaghen devono essere giuridicamente vincolanti”. Tra gli eventi di Copenaghen, il 14 dicembre Caritas Internationalis e Consiglio Mondiale delle Chiese organizzeranno un evento collaterale per “far sentire la voce delle religioni ai negoziati sui cambiamenti climatici”. (AP) (3/12/2009 Agenzia Fides;
Conferenza di Copenaghen: appello delle Chiese

di Francia al presidente Sarkozy

◊ Le Chiese cristiane di Francia hanno lanciato un appello al presidente della
Repubblica, Nicolas Sarkozy, perché in occasione del vertice Onu a Copenaghen i leader delle grandi Nazioni del mondo possano “aprire un cammino nuovo per una umanità in pericolo.
L’urgenza è forte, la speranza immensa”. Il testo dell’appello – diffuso oggi e ripreso dal Sir – è firmato dai co-presidenti del Consiglio delle Chiese cristiane in Francia, il cardinale André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale francese, il pastore Claude Baty, presidente della Federazione delle Chiese protestanti e il metropolita Emmanuel a nome dell’Assemblea dei vescovi ortodossi di
Francia. “Come responsabili delle Chiese cristiane in Francia – si legge nell’appello – noi crediamo che la nostra terra sia un dono di Dio. Egli ce l’ha affidata affinché noi la gestissimo con grande rispetto e preoccupandoci della giustizia per tutti. E’ in gioco la sopravvivenza della Creazione, ma già ora e qui, sono i popoli più deboli del pianeta a essere le principali vittime delle scorrettezze che assistiamo”. “Non è più il momento dei sentimenti generosi, ma delle decisioni concrete. Un uso più ragionevole dei beni di questo mondo richiede una revisione coraggiosa dai nostri stili di vita”. “La nostra speranza – concludono - è che la Conferenza di Copenaghen segni una tappa importante in questo processo.

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