venerdì 18 febbraio 2011

"L'esperienza religiosa dell'umanità tra libertà e manipolazione: Il sacro utilizzato a fini meramente strumentali"

«Puntare sulla prevenzione e sulla formazione, oltre all’urgenza di fare rete sul territorio nazionale per conoscere sempre meglio e contrastare il fenomeno»: don Alessandro Olivieri Pennesi, dal 2007 responsabile del settore Sette e nuovi culti presso l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti, ha individuato queste due principali piste di lavoro per il futuro. Entrambe verranno approfondite in occasione del convegno sul tema “L’esperienza religiosa dell’umanità tra libertà e manipolazione”, in programma mercoledì prossimo alla Lateranense per iniziativa dello stesso settore del Vicariato insieme all’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e all’Istituto superiore di Scienze religiose Ecclesia Mater.

«Le concezioni estreme del relativismo e del fondamentalismo non favoriscono l’evoluzione di un processo per tutelare il libero culto. Intanto prolificano movimenti pseudoreligiosi e settari che si propongono in alternativa a un’autentica scelta di fede, manipolando le persone più fragili e deboli della nostra società», denuncia don Aldo Buonaiuto, animatore generale del Servizio anti sette occulte della Comunità Papa Giovanni XXIII, che da diversi anni si occupa delle persone irretite da «quei culti estremi che utilizzano il sacro a fini meramente strumentali». Di fronte «al panorama confuso e fuorviante nel quale si formano le nuove generazioni, occorre alimentare nei giovani speranze e prospettive affinché possano operare scelte di senso», conclude don Bonaiuto.

Anche per don Olivieri Pennesi, che è anche docente alla Lateranense e insegna religione alle superiori, occorre intercettare il mondo degli adolescenti, «spesso affascinati per curiosità o per gioco da esoterismo e occultismo, veicolati pure attraverso serie televisive e libri. Una subcultura che va arginata, perché alcune mode possono costituire terreno fertile al satanismo». Al suo ufficio si rivolgono genitori e parenti «molto preoccupati per i loro cari; quindi è sempre più necessaria una formazione capillare su questi argomenti nelle parrocchie e tra gli insegnanti». Le vittime «di culti distruttivi dell’integrità umana e spirituale» vengono seguite da esperti e in qualche caso accolte per un periodo da comunità religiose; il servizio di ascolto, in quello che don Alessandro definisce «un difficile e delicato ministero», consente di mettere a fuoco «disturbi psichici e psicologici, in un quadro complessivo di profondo disagio esistenziale che talvolta genera il rifiuto di una relazione di aiuto continuativa».

I lavori del convegno prenderanno il via alle 9.30, per concludersi alle 17.30. Tra i relatori, il vescovo Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi; Luigi Ciampoli, procuratore generale della Corte d’Appello di Roma; Giuseppe Ferrari, segretario generale del Gris (Gruppo ricerca e informazione socioreligiosa); Aureliano Pacciolla, docente di Psicologia della personalità alla Lumsa.

Per partecipare è necessario iscriversi: sito www.apg23.org, cell. 335.6596512, e-mail donaldo@apg23.org.


Laura Badaracchi
fonte: Romasette

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