lunedì 8 settembre 2008

Natività di Maria III

S. Efrem si rivolge così a Cristo: "Vedi, Fuoco e Spirito sono nel ventre di lei che ti ha portato,
Fuoco e Spirito sono nel fiume in cui sei stato battezzato.
(Inni sulla fede)

Il tema di Cristo come fuoca nel grembo di Maria è molto popolare nella poesia siriaca antica. In un lungo poema in forma di dialogo, dove l'angelo Gabriele e Maria parlano in strofe alternate, troviamo:
Maria:
"Mi hai inquietato moltissimo ora, perché se come dici, Egli è tutto fiamma, come non succederà niente al mio grembo al fuoco che vi abiterà?"
Gabriele:
"Il tuo grembo sarà ricolmo di santità,
sigillato dalla Divinità nascosta:
un luogo che è santo
è assai amato da Dio come un luogo dove apparire.
Un anonimo inno su Maria così inizia:
Ero pieno di meraviglia presso Maria mentre allattava
l'Approvvigionatore di tutte le razze diventato bambino.
Egli era fuoco nel grembo della vergine,
ma lei non si è bruciata nelle fiamme!
Amorevolmente ha abbracciato il Carbone ardente,
eppure non ha sofferto danno, perché lo ha tenuto in onore;
il Fuoco ardente si è incarnato
ed è stretto nelle mani di Maria".
(Nell'immagine Natività di Maria, dipinto su stoffa, MLA)

Preghiera

A Colei che regna servendo

Ave o Maria
creatura di cielo e di amore
tu hai il manto di stelle
e la corona di regina.

Tutte queste cose hai guadagnato servendo
solo la tua umiltà ti ha incoronata,
non la superbia, non la smania di potere,
non la curiosità morbosa.
La tua fede ti ha resa Madre delle madri
e dell'umanità intera.

O monito dell'umanità intera,
creatura angelica e pratica,
a Cana fosti tu la prima ad accorgerti
che gli sposi non avevano più vino.
(Quanti sposi dei nostri giorni non hanno più vino?)

Per tua intercessione l'acqua divenne vino,
e lo stesso vino, poiché tu non avesti timore
di accogliere in te lo Spirito,
ogni giorno per noi sull'altare
si trasforma nel sangue del Figlio tuo.

Beata Colei che accettò di farsi riempire dal mistero!
Quanto grande e forte era la fede tua
per accettare situazione umanamente ignominiosa,
per dare carne all'Incarnazione della vita
e per accettare che fosse poi messo a morte.

Antica e sempre nuova creatura, cosa hai da dire ancora a noi
gente del terzo millennio?
Certamente questa corona e questo manto
che tutti vengono a baciare
non guadagnasti con il disprezzo e l'alterigia,
e dire che motivi ne avevi per considerarti superiore!

Tu ci insegni che si regna solo servendo.
E cos'altro hai da dire a noi confuse creature?
Tu umile, semplice, silenziosa e accogliente
così come deve essere il grembo di ogni donna,
fosti incoronata in cielo regina dei santi,
ma perché proprio tu, te lo chiedesti vero?

Io ti prego concepisci ancora,
concepisci purezza e santità,
tutta la terra sta aspettando.
Hanno sete di accoglienza e di amore,
hanno sete di perdono.

Tu che senza timore sfidasti le convenzioni,
poiché tu solo sapevi che non conoscevi uomo,
ti prego donaci il tuuo coraggio,
insegnaci ad amare chi ha più bisogno,
insegnaci ad amare gratuitamente ogni creatura,
come fa il Padre nostro nei cieli,
insegnaci ad amare chi non ci ama
proprio come fece il frutto del grembo tuo.

A te affidiamo oggi, o Madre, in modo speciale gli operatori di pace! Amen





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