domenica 28 novembre 2010

Lui aspetta



E LUI ASPETTAVA E... ASPETTA

Da suor Bruna, missionaria in Cochambamba, Bolivia, la riflessione per questo nuovo Avvento...

Tutti siamo abituati a trovarci un bambino o un ragazzo davanti al semaforo che ci vuole pulire il vetro dell’auto, però, quando incontri dopo tanto tempo una persona conosciuta e per te importante, non ti viene voglia di allontanarla, anzi, desideri che il tempo del semaforo si prolunghi per ascoltare le sue risposte alle tue domande.

Javier lo conosco dal novembre 2003 e quando mi capita che passi un po’ di tempo senza vederlo, comincio a preoccuparmi e a pensare all’eventualità che non sia più vivo.

Javier, che nei momenti di lucidità, cioè libero dagli effetti del mastice che annusa, mi fa tornare indietro nella memoria al nostro primo incontro, quando affermava che la mela che aveva in mano non l’aveva rubata e che la vita di strada non è poi tanto male...

Javier, che già in quel primo incontro…aspettava…

E lui aspettava e… aspetta una risposta per riempire la sua solitudine con un sorriso.

E lui aspettava e... aspetta uno sguardo per condividere le sue paure nascoste con atteggiamento di adulto e di autosufficiente.

E lui aspettava e... aspetta che il mio tempo sia anche per lui per continuare a sentirsi vivo e ricordato da qualcuno.

E lui aspettava e… aspetta una mano che non si nasconda dietro il timore di lasciarsi toccare da chi, come lui, è in continuo contatto con “elementi “ poco sicuri per l’igiene.

E lui aspettava e... aspetta che il mio e il tuo cuore si aprano alle sue attese e alle sue domande.

E lui aspettava e... aspetta che il mio e tuo camminare in questo avvento 2010 sia una risposta ai suoi bisogni.

E lui aspettava e... aspetta che non siano i problemi economici a farci dimenticare che lui “aspettava e...aspetta” un po' del mio tempo e dei miei doni perché possa trovare spazio nel mio e nel tuo cuore.

Maria aspettava e sperava di essere accolta con il suo dono, ma le giustificazioni sono state tante come può succedere nel nostro oggi per non lasciarci toccare e interrogare dalla realtà.
Javier ,continua a vivere ai margini della società perché la strada è la sua casa; i suoi famigliari sono “persone che aspettano” di essere ricordate come persone con diritti, nonostante possa essere difficile stare con loro.

Avvento , tempo di attesa e di risposta per ciascuno di noi è anche tempo per ricordarci che dentro ad ogni uomo o donna, immagine di Dio, c’è un cuore che ama e che aspetta di essere amato.

E lui aspettava e... aspetta che io lo riconosca come persona e come figlio di Dio.

A te e a me e, a chi ami ti auguro che possiamo essere attenti a “chi aspetta “ di essere conosciuto parte della nostra vita.
Buon cammino e che Natale 2010 sia annuncio di speranza per ciascuno.

poim@operemissionarie.it

Nessun commento:

Posta un commento