mercoledì 2 settembre 2009

La guerra del fango

Nel nostro paese si assiste negli ultimi tempi ad una triste guerra combattuta gettando del fango sui propri avversari o semplicemente su coloro che hanno compiuto scelte diverse dalle nostre o su coloro che hanno radicalmente cambiato la loro impostazione di vita e di valori rispetto a scelte precedenti. Vince chi riesce a gettarne di più... Ma a chi giova? Certo non al presunto vincitore che si ritroverà a sedere dopo la vittoria su di un trono inzaccherato, certo non all'immagine della nazione che non viene dipinta negli ultimi tempi particolarmente bene dalla stampa estera, certo non a tutti coloro che lavorano quotidianamente per il bene comune, neanche a coloro che si sforzano di cambiare seriamente le cose incominciando da se stessi, a chi giova allora? C'è un salmo nella Bibbia il n.51, che così recita:
Perché ti vanti del male,
o prepotente nella tua malizia?
Ordisci insidie ogni giorno;
la tua lingua è come lama affilata,
artefice di inganni.
Preferisci il male al bene,
la menzogna al parlare sincero.
Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura.
Perciò Dio ti demolirà per sempre,
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda
e ti sdradicherà dalla terra dei viventi.
Vedendo, i giusti saran presi da timore
e di lui rideranno:
"Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa,
ma confidava nella sua grande ricchezza
e si faceva forte dei suoi crimini". [...]

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