lunedì 28 settembre 2009

XXVI Domenica


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 9,38-43.45.47-48.

Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.

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La Parola del Vangelo di questa Domenica è una delle più forti ed esigenti...ma insieme alle altre lettura proposte dal lezionario, costituisce un forte monito a non cadere in forme di settarismo intransigente. E questo non accadeva solo ai tempi di Gesù. Molti cristiani anche oggi pensano di avere il monopolio della verità e del bene. Mascherano la propria gelosia nei confronti di chi ha ricevuto qualche carisma speciale dietro squallidi atteggiamenti di chiusura, piuttosto gravi, perché ostacolano l'azione dello Spirito Santo che, come è noto, "soffia dove, e su chi, vuole". E'il nome, la persona di Gesù il punto di riferimento, non l'appartenenza riconosciuta e ufficializzata ad una parrocchia, ad un movimento o ad un gruppo di preghiera, l'avere o non avere incarichi in diocesi,ecc. ecc. Occorre una certa attenzione perché il nostro cuore non si riempia dei demoni del fanatismo e dell'integralismo invece che dell'amore generoso, misericordioso e accogliente di Gesù Cristo.

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