giovedì 1 luglio 2010

Convenzione Interministeriale alla Farnesina

COREIS Italiana presenta alla Farnesina Progetto di Certificazione Halal Italia

Affari Esteri, Sviluppo Economico, Salute e Politiche Agricole firmano

Convenzione Interministeriale per garantire sostegno istituzionale del Governo



Oggi, mercoledì 30 giugno alle ore 12 la sala Aldo Moro del Ministero degli Affari Esteri ha ospitato la presentazione del Progetto di Certificazione Halal Italia, marchio creato e registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dal Comitato Etico Halal Italia della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana. Con la creazione di un Ente di Certificazione Halal nel nostro Paese, in grado di attestare la conformità alle leggi dell'Islam di vari prodotti, la COREIS ha costituito un marchio di qualità, valido su tutto il territorio nazionale, per i prodotti italiani del settore agro-alimentare, cosmetico e farmaceutico destinati anche ai mercati dei Paesi a maggioranza islamica. Il progetto ha già portato alla certificazione dei prodotti di alcune aziende italiane, che sono ora in commercio per i consumatori musulmani in Italia e all'estero.


Nel corso della presentazione del progetto Halal Italia il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso, il Ministro della Salute Ferruccio Fazio e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Giancarlo Galan hanno firmato una Convenzione Interministeriale volta a garantire il sostegno istituzionale del Governo Italiano all'iniziativa della COREIS Italiana, nella ferma convinzione che è necessario sostenere l’internazionalizzazione del sistema produttivo del nostro Paese, la tutela del made in Italy e la promozione degli interessi italiani all’estero. Alle relazioni introduttive dei Ministri hanno fatto seguito gli interventi del Segretario Generale della COREIS e socio fondatore di Halal Italia IlhamAllah Ferrero e del Governatore della Regione Lombardia Sen. Roberto Formigoni (sicuro?). Alle 13 circa, dopo un momento dedicato alla stampa, la cerimonia si è conclusa.


Erano presenti Ambasciatori e delegati di oltre 25 rappresentanze diplomatiche di Paesi OCI (Organizzazione Conferenza Islamica), dal Maghreb ai Paesi del Golfo, dal Medio Oriente al Sud-est asiatico. Tra gli altri hanno raccolto l’invito della Farnesina e della COREIS rappresentanti diplomatici del Marocco, dell'Egitto, degli Emirati Arabi, dell'Iran e della Malaysia.


Numerose anche le adesioni delle più rappresentative associazioni di categoria nei comparti agro-alimentare, farmaceutico e cosmetico

. Gli operatori economici italiani esprimono infatti una crescente domanda di strumenti innovativi per l’internazionalizzazione e un significativo interesse per i mercati del mondo islamico. Sono intervenuti al Ministero degli Esteri delegati delle principali associazioni di categoria interessate al tema della Convenzione e attive in ambito agro-alimentare, cosmetico e farmaceutico. Una nutrita delegazione della COREIS Italiana, guidata dal Presidente e fondatore Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, dal Vice Presidente Imam Yahya Pallavicini, dal Direttore Generale dott. Abd as-Sabur Turrini e dal Segretario Generale IlhamAllah Ferrero, con i membri fondatori dell’Ente di Certificazione Halal Italia, ha accolto gli illustri ospiti italiani e stranieri.

La COREIS Italiana, attiva da tre legislature nella Consulta per l'Islam Italiano grazie al proprio Vice Presidente Yahya Pallavicini, ha sottolineato le potenzialità del mercato occidentale, sempre più caratterizzato dalla presenza di cittadini musulmani che compiono anche nell’alimentazione uno sforzo di fedeltà religiosa. L’impegno della COREIS nella certificazione halal, esito di un percorso di approfondimento intellettuale anche in ambito economico e finanziario, può allora costituire un’occasione significativa di collaborazione economica, scientifica e commerciale tra le comunità islamiche, le Istituzioni dello Stato italiano, le aziende di ogni settore e il mondo dei consumatori in Italia e nel mondo. Di fronte dell’attuale crisi finanziaria mondiale, d'altra parte, la necessità di fornire un inquadramento etico all’economia si presenta come istanza inderogabile.


A settembre dello scorso anno, la Commissione Finanza Islamica e il Comitato Etico Halal Italia della COREIS Italiana hanno presentato un Commento all'ultima Enciclica del Pontefice Benedetto XVI, intitolata Caritas in Veritate e dedicata alle problematiche dell'economia moderna. La COREIS si sofferma in particolare sul terzo capitolo dell'Enciclica, Fraternità, Sviluppo Economico e Società Civile, che ribadisce la dignità umana nella sua dimensione di fede e conoscenza, permettendo di oltrepassare i limiti di una "visione solo produttivistica e utilitaristica dell’esistenza". Il commento della Commissione Finanza Islamica e del Comitato Etico Halal Italia, pubblicato in estratto dal quotidiano economico Il Sole XXIV Ore, evidenzia l’impossibilità di fondare una società sana sulle sole regole del mercato, escludendo la trascendenza e ogni prospettiva metafisica e religiosa.


Il Ministero degli Affari Esteri, previa verifica da parte dei competenti organismi nazionali che le regole di produzione rispettino la normativa italiana e comunitaria in materia di sicurezza alimentare, di protezione del consumatore e di benessere animale, garantirà alle Autorità dei Paesi a maggioranza islamica che i prodotti italiani dotati della certificazione Halal Italia sono conformi alle leggi islamiche. Le Rappresentanze Diplomatiche e Consolari italiane e gli Uffici ICE all’estero promuoveranno l'iniziativa presso le Autorità, le Associazioni imprenditoriali e le aziende dei Paesi islamici, garantendo a tutte le aziende italiane aderenti all’iniziativa assistenza nelle attività di presentazione dei propri prodotti. Specifiche iniziative promozionali, in Italia e all’estero, potranno essere a tal fine organizzate in coordinamento tra i Ministeri firmatari della Convenzione e la COREIS Italiana.


La COREIS Italiana è onorata dalla fiducia dimostrata dalle Istituzioni del nostro Paese, a conferma di un'attività ormai storica volta in tutti i settori della società italiana ed europea al dialogo tra religioni, culture e sensibilità. Il contributo spirituale dell'Islam e degli intellettuali musulmani allo sviluppo armonioso della società contemporanea costituisce una risorsa preziosa e proprio l’economia può rappresentare un terreno privilegiato di scambio e collaborazione fra Oriente e Occidente, Europa e area mediterranea. Esprimiamo al Ministero degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico, della Salute e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali la nostra gratitudine per la Convenzione Interministeriale a sostegno di Halal Italia e garantiamo il nostro impegno civile, intellettuale e religioso per lo sviluppo politico, culturale, economico e sociale del Paese.

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