lunedì 18 luglio 2011

Le scuse di Murdoch

L'opinione pubblica mondiale sarà stata certamente scossa dalle scuse presentate da uno degli uomini più potenti del mondo.  Noi  non siamo tanto abituati a questi gesti, ma siamo ormai ahimè soliti tollerare individui potenti che fino all'ultimo sperano di farla franca, disposti a cambiare le loro versioni e opinioni tante volte come le toppe dell'abito di Arlecchino con la sicurezza spavalda di chi si è comprato persino non solo il favore di tutti i santi del paradiso, compresa la Madonna, ma anche il Giudizio universale finale. Che sgomento allora un Murdoch che chiude uno dei suoi  più noti giornali, va bene ne ha molti altri, ma il gesto rimane forte ed eclatante.  Possiamo sperare ad un processo di emulazione? Possiamo pensare che questo sia una sorta di segnale di sgretolamento della "macchina del fango" o se volete del peggior tipo di giornalismo? Ci piacerebbe sperarlo, sarebbe una bella rivoluzione per il mondo giornalistico, certo girerebbero meno soldi, ma quante coscienze si rimetterebbero a posto, quanti danni comincerebbero a venire ripagati. Avremmo meno giornalismo stile inquisizione e più giornalismo di stile "profetico", ecco i giornalisti come profeti del nostro tempo, che consolano nel tempo dell'afflizione, ammoniscono e mettono in guardia nel tempo del pericolo, istruiscono nel tempo dell'ignoranza o più semplicemente raccontano in modo corretto e bilanciato i fatti così come sono accaduti. C'è una grande necessità di giornalismo che in-formi davvero e non de-formi, che dia speranza e non illusioni, che modelli coscienze e non mostri. Questi recenti avvenimenti mi hanno riportato alla mente un sogno che avevo fatto  più di dieci anni fa: visitavo i locali romani dell'ex Santo Uffizio, oggi si chiama Congregazione per la Dottrina della fede e, con grande stupore, mi accorgevo che non c'era l'ombra di prelati o religiosi, ma che seduti a quegli antichi tavoli c'erano tanti giornalisti che consultavano testi e manoscritti. Francamente mi sono chiesta per un bel po' che cosa potesse significare un simile sogno! In seguito mi fu chiaro, oggi direi è lampante! Ma sogni a parte, sarebbe anche onesto risarcire quelle persone che hanno vissuto per anni spiati come cavie da laboratorio, o alla "Truman-show" se preferite, o come inconsapevoli attori del grande-fratello, quelle persone che sono state danneggiate nelle loro attività lavorative, nelle loro relazioni, nei loro progetti, o fin anche nella loro integrità-psicofisica, per quella mail che non hanno mai ricevuto, per quell'sms, quella telefonata, o quella  raccomandata che avrebbe potuto magari cambiare la loro vita e che invece non è mai arrivata a loro ed è finita chissà dove... L'impressione che se ne ricava alla fine è quella che ci sono persone che hanno abusato dei loro ruoli e dei loro poteri, che hanno preteso di diventare registi e sceneggiatori della vita altrui  utilizzando a questo scopo ogni mezzo lecito e illecito. Basteranno a questo scopo delle scuse anche a quattro colonne? E un'altra domanda sorge spontanea, ma perché tutta questa rete di spioni a pagamento non è stata utilizzata contro i trafficanti di droghe e di morte, contro i moderni mercanti di schiave, i traffici illeciti di organi, le carestie che stanno decimando intere nazioni africane, forse tutto questo non è abbastanza per appagare la perversione dei guardoni impenitenti?  M.L.A.

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