giovedì 21 luglio 2011

Luce del mondo non lampadine di noi stessi


 - VITA CONSACRATA: OROZCO (TEOLOGO), “FORMAZIONE PERMANENTE” E “GRAZIA DI DIO” 
“Le sfide per l’evangelizzazione sono molte e i consacrati, come i sacerdoti, devono essere ben preparati per portare la luce di Cristo nel mondo”. Lo ha detto questa mattina a Roma il teologo padre Luis Alfonso Orozco, nella sua conferenza al corso estivo per suore “Psicologia, pedagogia e formazione per la vita consacrata”, organizzato fino a sabato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum per creare le condizioni idonee ad una vita religiosa completa in ogni sua dimensione. “Il Vangelo – ha spiegato - ci dice che noi siamo ‘luce del mondo’, e non ‘lampadine di noi stessi’. Perciò la necessità di una formazione permanente è un richiamo all’identità e alla missione di ogni persona consacrata” perché “la casa costruita sulla roccia è quella che poi resiste agli uragani e alla forza delle acque, quando si scatena la tormenta”. “Nella vita personale – ha continuato il teologo - si attraversano momenti di prova e di difficoltà che richiamano nervi saldi, virtù provate ed equilibrio spirituale per non crollare e per restare ‘saldi nella fede’. Una buona formazione umana pone le fondamenta sulla roccia della ragione in base a una corretta antropologia. Poi la grazia di Dio santifica progressivamente la persona, ma richiede la diposizione iniziale e costante nel lavoro su di sé per offrire liberamente il proprio contributo all’azione della grazia”. Fonte: SIR

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