lunedì 21 luglio 2008

Elia Profeta

L'incontro con Dio (dal 1 Libro dei Re, 9-18)
Elia giunto nella caverna vi passò la notte. Ed ecco che la parola del Signore gli fu rivolta in questi termini: "Che fai qui, o Elia?" Egli rispose: Ardo di zelo per il Signore Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo eppure essi cercano di togliermi la vita". Di rimando sentì dirsi: "Esci e sta' sul monte davanti al Signore". Ecco che il Signore passò. Ci fu un vento grande e gagliardo, tale da scuotere le montagne e spaccare le pietre, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il sussurro di una brezza leggera. Non appena santì questo, Elia si coprì la faccia con il mantelli, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco una voce che gli diceva: "Che fai qui o Elia?". Egli rispose: "Ardo di zelo per il Signore, perché i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo, eppure tentano di togliermi la vita". Il Signore gli replicò: "Va' riprendi il tuo cammino verso il deserto di Damasco. Andrai ad ungere Cazaèl come re di Aram. Poi ungerai Ieu figlio di Nimsi, come re d'Israele; infine ungerai Eliseo, figlio di Safat, da Abel-Mecola, come profeta al tuo posto. Chiunque sfuggirà alla spada di Cazaèl, sarà ucciso da Ieu, e chiunque sfuggirà alla spada di Ieu, sarà ucciso da Eliseo. Io poi mi serberò in Israele settemila uomini: tutte le ginocchia che non si sono piegate davanti a Baal e tutte le bocche che non lo hanno baciato".



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