venerdì 30 maggio 2008

Magnificat

L'anima mia "magnifica" il Signore,
e il mio Spirito esulta in Dio, mio salvatore,
esultare sempre nel Signore per scacciare la tristezza e l'angoscia di quando finiamo tra le grinfie del perturbatore, esultare sempre nel Signore per trasmettere a chi ci sta intorno gioia e pace senza neanche bisogno di parlare,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva,
l'umile proprio perché è piccolo si lascia innalzare più facilmente, proprio perché è "sgombro" da inutili zavorre, da troppi anche se santi pensieri, è più leggero, mio Dio fa che possa sempre avere il cuore sgombro da ambizioni, pregiudizi, rancori, perchè Tu possa dimorare in ogni angolo del mio cuore,

d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Beati sono coloro che appaiono come delle frecce, degli indicatori puntati verso Dio e che non trattengono nulla per sé stessi e per la propria fortuna, ma tutto fanno e tutto pensano per la maggior gloria di Dio, per i fratelli, e considerano "Chiesa" il mondo intero, non solo la loro parrocchia, sono coloro che sanno guardare il mondo con gli occhi della misericordia di Dio, e sanno riconoscere l'arte della Sapienza creatrice di Dio anche quando è stata terribilmente deturpata, donaci Padre il dono di poter dimorare sempre nel tuo Amore, così come Il Figlio tuo ha chiesto per noi,

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome:
Solo con la docilità e la mitezza del "modello", il disegno della mano del Creatore può riuscire al meglio, Trinità gloriosa rendici sempre miti e umili di cuore a modello di Gesù, donaci di saper comunicare ai fratelli la gioia e la pace riconciliante del Cristo risorto, in qualunque condizione noi ci troviamo e in qualunque situazione, donaci la fecondità apostolica di cui parlava Paolo, l'apostolo delle genti, nella misura corrispondente alla nostra fedeltà e nonostante le nostre infedeltà,

di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.

perdono, misericordia, tenerezza di Padre, calore di viscere materne, che si stende, si propaga di generazione in generazione, Dio clementissimo e misericordioso, se Tu ti stendi sopra di noi, noi rivivremo e chi potrà mai più toccarci? Cosi a nostra volta noi ci "stenderemo" sui più miseri, e se non potremo farlo fisicamente lo faremo con la preghiera, facci essere, o Padre, "coperta" d'Amore!

Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;

Quando Tu dispieghi la tua potenza simultaneamente, è un solo movimento, confondi i superbi, rovesci la fortuna di coloro che confidano troppo nelle loro forze, e inevitabilmente metti in risalto l'umile, chi non osa neanche alzare lo sguardo a te. Padre buono, libera i nostri cuori dal fumo della superbia, che intossica pensieri e azioni, rovescia i vizi, gli attaccamenti, gli idoli che noi stessi abbiamo posto sul trono, innalza la piccola flebile umile voce che grida nei nostri cuori Abbà, Padre!

ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia,

Trinità Santa e ricca di specialissimo Amore, sazia i nostri sensi interiori con il pane della Parola e dell'Eucarestia, rimanda a mani vuote i nostri sensi esteriori viziati da troppe sollecitazioni, non distogliere mai gli occhi da coloro che l'Eterna Sapienza ha prescelto come tuoi servi, proprio per la loro piccolezza e inadeguatezza e noi non li distoglieremo a nostra volta da coloro che sono più piccoli e più inadeguati di noi.

come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre".

Amen

(mla 2007)



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