lunedì 17 maggio 2010

Le religioni e la costruzione della pace

Seminario ONU a Ginevra

Interviene Imam Pallavicini (COREIS): "Religioni essenziali nel peace keeping"


Nel contesto dell'Anno Internazionale per l'Incontro tra le Culture - 2010, Ginevra ospita domani, martedì 18 maggio, il seminario internazionale Le religioni e la costruzione della Pace: favorire l'azione e la cooperazione interculturale e interreligiosa per una cultura di Pace. L'evento si svolge nella Sala XX "Diritti Umani e Alleanza delle Civiltà" del Palazzo delle Nazioni Unite ed è organizzato dalla Fondazione per una Cultura di Pace, con il sostegno del Gruppo per le Relazioni con il NGOS (Organizzazioni Non Governative) dell'UNOG (Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra) e in collaborazione con il Governo della Catalogna, la Pax Romana Icmica e l'Agenzia Catalana di Cooperazione allo Sviluppo.


Interviene nel prestigioso contesto di Ginevra l'Imam Yahya Pallavicini, Vice Presidente della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana e Presidente del Consiglio per l'Educazione e la Cultura in Occidente dell'ISESCO: "Per promuovere una cultura di Pace occorre costruire il dialogo sui valori condivisi della sacralità, che uniscono in una prospettiva universale i credenti di tutte le confessioni. Il patrimonio intellettuale della religione ed in particolare dell'Islam costituisce infatti una risorsa essenziale e finora poco valorizzata per svolgere una funzione di mediazione interculturale e di peace keeping, ovvero di prevenzione e risoluzione dei conflitti, che non sono mai religiosi, ma possono essere condotti alla conciliazione dal punto di vista sovraindividuale dello Spirito. Come consulenti politici e diplomatici, i religiosi rappresentano un valore aggiunto importante, proprio in un'ottica interdisciplinare che trascende il vizio della settorialità".


Conclude Yahya Pallavicini: "Domani discuteremo la proposta delle Nazioni Unite di dedicare dieci anni al dialogo interreligioso e interculturale, alla comprensione reciproca e alla cooperazione per la Pace. Non basta infatti conoscersi e dialogare, se al confronto non seguono buone pratiche come l'educazione interculturale, soprattutto per le nuove generazioni, la formazione delle guide di culto, la prevenzione del radicalismo ideologico, l'insegnamento qualificato della dottrina religiosa, la cooperazione dei credenti ebrei, cristiani, musulmani e di ogni confessione in ambito politico, diplomatico, economico e culturale. Occorre cambiare la mentalità esclusivista di coloro che pretendono di possedere personalmente la Verità e di declinarla secondo le proprie limitazioni individuali o peggio viscerali. Come musulmani italiani ed europei, lavoriamo dunque per consolidare nella cittadinanza una vera cultura di Pace, che non può prescindere dall'educazione all'universalità dello Spirito".


Il programma del seminario prevede due sessioni. La prima si svolge al mattino ed ha come titolo Apprendere e promuovere il ruolo delle religioni nella costruzione della Pace. La seconda, cui partecipa come relatore il Vice Presidente della COREIS Yahya Pallavicini, si svolge nel pomeriggio e si intitola Favorire il dialogo interculturale e interreligioso, l'azione e la cooperazione per una cultura di Pace. Tra gli illustri relatori del seminario, il Direttore ONU per il Disarmo e la Pace David Atwood, l'Alto Commissario per i Rifugiati dell'ONU e Primo Ministro del Portogallo Antonio Guterres, il Segretario Generale del Consiglio Europeo delle Guide Religiose Rev. Vebjorn Horsfjord, il Presidente della Fondazione per una Cultura di Pace ed ex Direttore Generale dell'UNESCO Federico Mayor, il Responsabile per le Relazioni Internazionali del World Political Forum Roberto Savio.

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